Politica
20 Gennaio 2017
Dal 2009 la rata annua da pagare è calata del 41%. Tagliani: "Segno di salubrità dei conti, ora sarà più difficile e continuiamo a investire"

Il debito del Comune scende sotto i 100 milioni di euro

di Daniele Oppo | 3 min

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da sinistra: l’assessore Vaccari e il sindaco Tagliani

Il debito del Comune di Ferrara è sceso sotto i 100 milioni di euro e dal 2009 la rata annua da pagare è calata del 41%. Sono i due dati di spicco comunicati oggi, venerdì 20 gennaio, dal sindaco Tiziano Tagliani e dall’assessore al Bilancio Luca Vaccari.

Raggiunto dunque l’obiettivo principale identificato e iniziato nel 2009, anno dell’insediamento della prima giunta Tagliani, con i conti affidati a Luigi Marattin, oggi consigliere economico del governo. In otto anni il calo è stato drastico: il 2008 si era chiuso con un debito – accertato al 1° gennaio 2009 – di 167.400.673 euro, mentre il 2016 restituisce un numero di molto inferiore: 98.846.415 euro. A inizio 2009 Ferrara spendeva 16,7 milioni di euro di rata annua per debiti, alla fine dello scorso anno sono poco meno di 10 milioni, grazie alla riduzione dei mutui attivi.

L’andamento del debito del Comune di Ferrara

“È un dato non di poco conto – afferma il sindaco Tagliani -. Si tratta di 68,5 milioni di debiti cancellati. Ci eravamo dati l’obiettivo di scendere sotto i cento milioni e l’abbiamo raggiunto ma adesso la curva si ammorbidirà perché le cose saranno un po’ più complicate per varie ragioni: la città ha bisogno di risorse e dunque anche di più mutui, dopo le prime dismissioni sono rimasti immobili più difficili da vendere, inoltre i mutui residui hanno penali salate per l’estinzione anticipata a differenza dei primi che abbiamo estinto”. Il dato comunque rimane, e permette al sindaco di fare un poco d’ironia: “Se lo Stato facesse altrettanto con il debito pubblico, come direbbe qualcun altro – afferma, riferendosi chiaramente a Marattin -. Ora lui non c’è, ma lo diciamo noi”.

Non sono però calati gli investimenti. Se è vero che non esiste una linea di tendenza netta, il Comune ha continuato a investire, utilizzando sia risorse proprie che quelle derivanti da Regione, Stato e Unione Europea, oltre agli indennizzi assicurativi per il post-sisma. Negli anni 2015 e 2016 sono stati messi a bilancio investimenti per circa 33 milioni di euro, il doppio rispetto al 2009, quando però la quota derivante dai mutui era molto più rilevante. “Abbiamo iniziato a usare l’avanzo in sostituzione dei mutui – spiega Vaccari – tranne che nel 2015 quando abbiamo avuto accesso al credito sportivo e nel 2016 con un mutuo per 1,8 milioni di euro acceso con la Cassa Depositi e Prestiti a tassi convenienti”. In media sono stati estinti 8,5 milioni di euro all’anno per mutui. “I più vicini alla scadenza sono nel 2019 – rivela ancora l’assessore -, poi ci sarà un buco fino al 2030. Abbiamo valutato la possibilità di estinzione anticipata, ma c’è la questione della penale che ora viene inserita per compensare i tassi molto bassi”.

L’andamento degli investimenti effettuati dal Comune di Ferrara

“La riduzione del debito – conclude il primo cittadino – non è una questione estetica, ma un segno di salubrità dei conti che libera energie al servizio della città. Ora serve lo sforzo di tutti per mettere a disposizione investimenti: il Comune ne mette 20 milioni all’anno, 33 milioni nel 2016 (che sono in parte pluriennali), che sono un contributo vero e non chiacchiere per il lavoro, oltre che per l’estetica della città, la sicurezza e le scuole”.

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